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PNRR: Lotta alla dispersione scolastica

  • Immagine del redattore: Paolo
    Paolo
  • 19 feb
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 31 mar

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) si propone di affrontare la dispersione scolastica in Italia attraverso investimenti nelle infrastrutture, in attività volte al sostegno di studenti a rischio, nella formazione del personale scolastico e nella digitalizzazione, con l’obiettivo di garantire un’istruzione di qualità per tutti.

Lotta alla Dispersione Scolastica in Italia: Strategie e Obiettivi del PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta uno degli interventi più significativi per la ripresa economica e sociale dell'Italia, sostenuto dai fondi europei per far fronte alle sfide imposte dalla pandemia di COVID-19. Tra i settori maggiormente coinvolti nel piano, l'istruzione riveste un ruolo fondamentale, con misure specifiche destinate a contrastare la dispersione scolastica, che è uno dei fenomeni più preoccupanti e persistenti nel nostro Paese.


Il Fenomeno della Dispersione Scolastica in Italia

La dispersione scolastica, che si manifesta attraverso l'abbandono scolastico prematuro o il fallimento nell'acquisire competenze di base, è una delle problematiche sociali più gravi che il sistema educativo italiano si trova ad affrontare. I dati europei mostrano che l'Italia ha uno dei tassi più alti di studenti che non completano il percorso scolastico. Questo fenomeno, oltre ad avere impatti immediati sulla vita dei giovani, compromette anche le prospettive economiche e sociali del Paese nel lungo periodo.


Le Misure del PNRR per Contrastare la Dispersione Scolastica

Il PNRR dedica una parte significativa dei fondi alla riforma del sistema educativo italiano, con l'obiettivo di ridurre il tasso di abbandono scolastico e migliorare la qualità dell'istruzione. In particolare, il piano prevede l'adozione di misure che coinvolgano vari aspetti del sistema scolastico, tra cui:

  1. Investimenti in infrastrutture scolastiche: ristrutturazione, ammodernamento e creazione di nuove strutture scolastiche moderne e sicure sono interventi fondamentali. Le scuole, infatti, sono chiamate a diventare luoghi più accoglienti e inclusivi, per stimolare l'interesse e il coinvolgimento degli studenti.

  2. Piani di sostegno per studenti a rischio: programmi speciali per supportare gli studenti che si trovano in condizioni di svantaggio socioeconomico o che presentano difficoltà nell'apprendimento. Questi piani includono attività di recupero, tutoraggio e accompagnamento psicopedagogico.

  3. Formazione dei docenti: investire nella formazione continua dei docenti è un altro obiettivo cruciale del piano. I professori sono chiamati a gestire classi sempre più diverse e a garantire che ogni studente possa sviluppare il proprio potenziale, nonostante le sfide individuali. La formazione mira a migliorare le competenze pedagogiche, in particolare per lavorare con studenti che rischiano di abbandonare la scuola.

  4. Digitalizzazione e innovazione: l'emergenza sanitaria ha accelerato il processo di digitalizzazione nella didattica, ma il PNRR punta a consolidare questo trend anche dopo la fine della pandemia. L'accesso a tecnologie moderne e a risorse didattiche digitali è una leva importante per garantire che tutti gli studenti, anche quelli nelle aree più remote, possano continuare a imparare e a sviluppare competenze indispensabili nel mondo del lavoro.

  5. Progetti extracurriculari e di orientamento: parte del piano si concentra su attività fuori dall'orario scolastico, come sport, arte e iniziative culturali, che contribuiscono a mantenere gli studenti motivati e a ridurre il rischio di abbandono. Inoltre, i progetti di orientamento aiutano i giovani a prendere consapevolezza delle opportunità future e a fare scelte informate per il loro percorso scolastico e professionale.


Obiettivi a Lungo Periodo e Scadenze

Il PNRR ha obiettivi a breve, medio e lungo termine, con scadenze specifiche per ciascuna area di intervento. Le misure destinate a ridurre la dispersione scolastica devono essere implementate entro il 2026, un termine che coincide con la scadenza complessiva del piano. Durante questo periodo, sarà fondamentale monitorare i progressi e misurare l'efficacia delle politiche adottate.


Conclusioni: Un Futuro più Inclusivo per la Scuola Italiana

Il PNRR offre una possibilità unica per rinnovare il sistema educativo italiano, ponendo l'attenzione sulla lotta alla dispersione scolastica. Investendo nelle scuole, nei docenti e nelle opportunità per gli studenti, l'Italia si prepara a ridurre il divario tra nord e sud, e a garantire che ogni giovane abbia accesso a un'istruzione di qualità. Tuttavia, il successo di queste misure dipenderà dalla capacità di implementarle in modo efficace, coinvolgendo non solo le istituzioni scolastiche ma anche le famiglie e le comunità locali.

La sfida è grande, ma l'obiettivo finale è chiaro: costruire un sistema educativo che non lasci nessuno indietro, e che permetta a tutti i giovani di sviluppare appieno il loro potenziale.



Punti chiave

  • Scadenza: 30 Giugno 2026

  • Obiettivo: ridurre i divari territoriali e contrastare la dispersione scolastica, con un focus sulle scuole secondarie di primo e secondo grado, in particolare per studenti a rischio e con disabilità.

  • A chi è destinato: istituzioni scolastiche che sono state individuate come Centri Territoriali di Supporto (CTS) [scopri quali sono: clicca qui].

  • A cosa è destinato: acquisto e messa a disposizione di tecnologie e strumenti didattici specifici che facilitino l’accesso agli apprendimenti e al materiale educativo per gli studenti con disabilità, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado.

  • Importo del finanziamento: 25 milioni di euro ripartiti secondo due quote:

    • Quota fissa (30% del totale):

      • viene erogata in misura differenziata per garantire una riserva minima del fondo alle regioni del Mezzogiorno.

      • l'importo fisso è di 67.164,18 euro per ciascun CTS nelle regioni del centro-nord e 81.081,08 euro per ciascun CTS nelle regioni del Mezzogiorno.

    • Quota variabile (70% del totale):

      • viene distribuita in proporzione al numero di studenti con disabilità certificata presenti in ciascun ambito territoriale, secondo i dati dell’Anagrafe nazionale degli studenti per l’anno scolastico 2023-2024.




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